Il gioco dei pesi affascina i bambini. Anche perché consente loro di scimmiottare la madre, che vedono indaffarata con la bilancia di cucina, o per imitare il lavoro dei negozianti, che per la mentalità infantile rappresentano una parte essenziale della quotidianità di relazione; ma soprattutto affascina perché consente strani esperimenti in cui due oggetti equivalgono per peso a un terzo, e si scopre che ci vogliono quindici fagioli per ottenere il peso di una pietruzza. Per questo la bilancia è uno dei giocattoli che il bambino desidera maggiormente. Costruirla è molto semplice, ma occorre essere estremamente attenti con le misure, altrimenti si rischia di alterare l’equilibrio che è alla base del corretto funzionamento di ogni bilancia che si rispetti.
Prendere una tavola di legno, quadrata, con lati di 20 cm e spessa 2 cm. Tagliarla diagonalmente sempre con la massima precisione. Con il trapano ottenere, negli altri due angoli, due fori del diametro di 1 cm. Prendere, come indica il particolare del disegno, un pezzo di legno lungo 25 cm, largo 3 e profondo 2 e perforarlo al centro esatto con lo stesso trapano da 1 cm. Altri due fori, molto più piccoli e in senso verticale, devono essere praticati a circa 2 cm dalle estremità. Il loro diametro, tanto per intenderci, può essere di 2 oppure 3 mm, al massimo 4: è sufficiente che in questo foro possano essere inseriti alcuni fili, come vedremo in seguito. A questo punto infilare nel buco maggiore, quello centrale, un listello a sezione rotonda, diametro 1 cm.
Assicurarsi che si muova liberamente all’interno del pezzo di legno. Questo è essenziale per il buon funzionamento della bilancia. Se ci fosse attrito, il che è quanto mai probabile in quanto il foro è stato fatto della stessa misura del listello, prendere un pezzetto di carta smerigliata, arrotolarla con la parte abrasiva all’esterno e lavorare il foro finché il movimento del listello è del tutto libero, senza il minimo attrito. Oppure, mettendo mano al trapano, si allarghi leggermente il foro con una mecchia più grande o semplicemente esercitando pressione sui lati mentre si « ripassa » lo stesso foro di prima con la stessa punta. Si infilano le due estremità del listello cilindrico nei triangoli precedentemente ricavati, che vanno avvicinati fino a una distanza di circa 15 cm. Un pezzo di legno della stessa larghezza sarà a questo punto inserito alla base dei due triangoli, ed ivi incollato e inchiodato.
Abbiamo così ottenuto la nostra bilancia. Se il lavoro è stato eseguito con il massimo scrupolo nel controllo delle distanze, il braccio della bilancia dovrebbe rimanere in posizione perfettamente orizzontale. Non scoraggiatevi se non lo è. In tal caso, prima di aggiungere ad uno dei bue bracci un eventuale contrappeso, montate i due piattini. Questi, a loro volta, potrebbero non essere equilibrati, e potrebbero quindi rimediare automaticamente al disequilibrio precedente. I piattini possono essere di quelle vaschette di alluminio di cui si servono molto, oggi, le rosticcerie e i negozi di alimentari. Si tratta di appendere questi piattini al braccio della bilancia. Come? Si possono praticare, nei bordi dei piattini, piccolissimi fori, sufficienti ai passaggio di un filo di cotone o, meglio, di nylon. Quattro fori, con quattro fili, sono più che sufficienti a garantire un buon equilibrio. I fili, tutti della stessa lunghezza, vanno poi uniti con un nodo, dopo essere stati fatti passare nei fori alle due estremità del braccio della bilancia. A questo punto si tratta di stabilire l’equilibrio. Se le due estremità della bilancia non stanno esattamente in piano, non resta che appesantire leggermente il lato che rimane sollevato. Ci sono parecchi metodi per farlo. Il più semplice consiste nell’appesantire il braccio con minime quantità di plastilina, che saranno applicate o sotto il braccio stesso, o sotto il piattino della bilancia che lo richiede.