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Quando iniziate un nuovo lavoro, prendete un pezzo di cartoncino, con un perforatore eseguite su un lato del cartoncino una fila di fori e in ognuno infilate un filo di circa 7 cm per ogni matassina di colore utilizzato. Scrivete il nome del progetto al centro del cartoncino e accanto a ogni foro annotate il nome del produttore del filato, il numero del colore e il simbolo corrispondente nello schema del disegno. In questo modo, avrete sempre una targhetta da consultare velocemente mentre lavorate e un pratico promemoria che conserverete fino alla fine del lavoro.
Preparare i fili
Quanti fili usare
Come regola generale, il numero dei fili di cotone con i quali lavorate deve abbinarsi alla grossezza del filato della stoffa da ricamare. Per fare una verifica, tirate un filo dall’orlo del tessuto su cui intendete lavorare. Le ricamatrici in genere usano 3 o 4 fili per la tela Aida 44, 2 o 3 fili per la tela Aida 55 e 2 fili per la tela Aida 72.
Separare e ricombinare i capi del filato
Se utilizzate più capi di cotone presi direttamente dalla matassina, possono formarsi punti irregolari. Vale la pena dedicare più tempo alla preparazione dei fili che andranno separati, distesi e rimessi insieme intrecciandoli nella stessa direzione. Questo metodo aiuterà a prevenire attorcigliamenti e nodi del filo, e i punti ricamati risulteranno più uniformi.
Per separare un filo dagli altri, prendete la punta del filo tra il pollice e l’indice e con l’altra mano tirate verso il basso gli altri fili. II capo scelto verrà fuori facilmente, il gruppo prima si attorciglierà e poi si distenderà nuovamente. Una volta separati i capi, distendete quelli necessari uno di fianco all’altro e ricombinateli in modo da preparare le gugliate per il vostro ricamo.
Combinare filati diversi
Utilizzando fili di diversi colori infilati nello stesso ago si creano i cosiddetti filati mescolati. Si realizzano separando i capi (vedere sopra) e ricombinandoli. I filati mescolati servono a dare al ricamo un effetto “tessuto” o “variegato” e a creare colori extra senza comperarne altri. Per esempio, fili blu e fili rosa combinati daranno il colore malva. Esistono anche filati metallizzati molto sottili (conosciuti anche come blending filament) che si possono combinare con i filati di cotone classici.
Il filo metallizzato e il filo di cotone non scivoleranno via se il filo metallizzato verrà infilato nell’ago come mostrato sotto. Il cotone viene infilato successivamente e nel solito modo.
Targhetta per gugliate
Le ricamatrici ben organizzate potranno trovare utile creare non solo una targhetta promemoria dei filati da conservare fino a fine lavoro, ma realizzarne una simile da utilizzare durante tutto il lavoro di ricamo. Tagliate una gugliata di circa 45 cm per ogni colore e infilatela nel cartoncino preforato dove la gugliata sarà pronta per essere infilata nell’ago.
I filati metallizzati tendono ad attorcigliarsi o spezzarsi più facilmente, quindi vi consigliamo di utilizzare gugliate più corte (circa 30 cm). I filati metallizzati tendono anche a disfarsi alla fine della gugliata. Si può evitare questo inconveniente spruzzando un liquido antisfilacciatura. Le estremità della gugliata possono essere preparate in anticipo quando la gugliata viene inserita nel cartoncino preforato e spuntate prima di utilizzare il filo.
Iniziare e ancorare il filo
Se il motivo decorativo che avete scelto non richiede procedure diverse, iniziate a ricamare dal centro e avanzate verso l’esterno, contando i quadretti di tessuto via via che lavorate. A meno che non abbiate imbastito una griglia sulla stoffa, fate in modo di evitare passaggi lunghissimi sul retro perché correte il rischio di sbagliare i vostri calcoli. Inoltre, questi passaggi sul retro tendono a vedersi in trasparenza.
Senza nodi
Quando il ricamo verrà stirato e montato, i nodi fatti sul retro del vostro lavoro appariranno come antiestetiche gobbe sul davanti. Se la trama fosse troppo larga, potrebbero addirittura spuntare sul davanti. Quindi, quando iniziate, infilate l’ago dal retro del tessuto, tirate sul davanti fino a lasciare sul retro una codina di circa 3 cm di filo. Tenete ferma con la mano la codina contro il retro del tessuto mentre procedete con il ricamo. Lavorando i primi punti passate sopra la codina in modo da fermare il filo.
Il modo corretto per fissare il filo sul retro è passare l’ago sotto tre o quattro punti sul retro del lavoro, non fa differenza se orizzontalmente o verticalmente. Cucite la coda eccedente del filo intorno a uno di questi punti per fissare l’estremità del filo.
l nodo della ricamatrice o nodo o perdere
Fate un nodo alla fine del filo. Entrate con l’ago sul davanti del tessuto e uscite a circa 2,5 cm di distanza, tirando il filo in modo da fermare il nodo sul davanti. Ricamate le crocette proseguendo verso il nodo e facendo attenzione, sul retro del lavoro, a passare al di sopra del filo in modo da fissarlo. Quando avete finito, tagliate il filo il più vicino possibile al tessuto in modo da eliminare il nodo.
Il nodo della ricamatrice rimane molto lontano dal ricamo e non viene coperto da questo. Quando viene tagliato, lascia una lunga coda di filo sul retro che va infilata in un ago e fissata sul retro dei punti eseguiti.
Nodo a bocca di lupo, detto anche a testa di allodola
Per questo metodo sono necessarie due condizioni: per prima cosa si deve lavorare con un numero di fili pari; in secondo luogo, la gugliata deve essere lunga 90 cm.
Se state lavorando a due capi, separatene uno dal filo di cotone (separatene 2 se state lavorando a 4, 3 se state lavorando a 6). Ripiegate il filo o i fili in due e infilate nell’ago i capi liberi dei fili.