Indice
Le automobiline in scala costituiscono la maggior delizia per padre e madre, i quali se le trovano sempre sotto i piedi nell’oscurità di una stanza. Un valido sistema per insegnare ai bambini il senso dell’ordine, offrendo allo stesso tempo un utile accessorio per i loro giochi automobilistici, consiste nel costruire un garage per le automobiline: di giorno serve per una serie di giochi, di sera è il ripostiglio più sicuro per tutte le quattroruote di casa. Per questo, come per numerosi altri giocattoli di cui abbiamo dato indicazione nelle pagine precedenti, una buona riuscita dipende molto dalla vostra fantasia e dal vostro buon gusto. Potete fare un garage più o meno in qualsiasi modo, a quanti piani volete, nella forma e nelle dimensioni che più si confanno alle automobili dei vostri figli. La nostra, qui come in altre circostanze, non è che un’indicazione: seguite le tracce e riuscirete a fare qualcosa di cui non vi vergognerete di fronte agli amici dei vostri bambini.
Costruzione
In fase di progettazione abbiamo ritenuto che per avere un’autorimessa dì tutto rilievo, degna cioè dell’attenzione e dell’entusiasmo di tanti piccoli piloti, è necessario dotarla di un paio di caratteristiche che ne facciano parte attiva, e non solo contenitore passivo, nel gioco delle automobiline. Abbiamo optato, come indica chiaramente il disegno a fianco, per la discesa dei due piani tutta in rettilineo, che rende possibile lasciar scivolare l’auto dall’alto e vederla correre, per la spinta, per una buona distanza oltre i limiti del garage; e l’ascensore, manovrabile, per portare ai vari piani le auto.
La costruzione di questo garage, per quanto riguarda i ripiani che formano i pavimenti, può essere in compensato o in truciolare. Anzitutto si tratta di decidere quanto deve essere grande questo garage. E qui occorre un piccolo avvertimento ai genitori. Se il garage è troppo grande e i vostri bambini non hanno molte automobiline, correte il rischio di dover fare grandi acquisti di auto, o di sopportare le lamentele del frugolo che giurerà ai quattro venti di non aver mai visto garage più fallimentare, senza automobili.
Una misura adeguata, ci sembra, è 40 x 50 cm. E se il parco macchine aumenta, fate sempre in tempo ad aggiungere un piano, come sovente capita alle autorimesse vere. Prendere quindi il compensato o il truciolare della misura voluta e posarlo sul piano di lavoro. Procurarsi quindi dieci pezzi di legno, che siano all’incirca a sezione quadrata con lato di 2 cm e lunghi 12 cm. Incollare una estremità dei dieci pezzi, e poggiarli cinque per parte nel senso della lunghezza del ripiano: da una parte nei due angoli e nei tre punti intermedi; dall’altra in un angolo, nei tre punti intermedi corrispondenti e, l’ultimo, in un angolo artificiale che avrete disegnato voi stessi, e che è situato in posizione interna di dieci centimetri rispetto all’angolo, sebbene sempre lungo il bordo laterale della tavola. Su queste « colonne » si tratta ora di fissare il primo piano. Facilissimo. Basta un truciolare o un compensato delle stesse dimensioni (40 x 50 cm), a cui asporterete col seghetto un angolo di 10 x 12,5 cm (nel senso della lunghezza maggiore). Incollare l’estremità superiore delle colonne e poggiare il ripiano. Con chiodini e martello, poi, fissare meglio. Capovolgere ora il garage e si potrà ripetere l’operazione anche dalla base. A questo punto occorrono altre dieci colonne, identiche a quelle usate prima. E, come prima, si deve agire con un po’ d’accortezza. Dalla parte « normale » del garage non ci sono problemi: basta Incollarle come si è fatto prima. Dall’altra se ne può mettere una nell’angolo destro per voi che guardate, una 12,5 cm più a sinistra, mentre le altre tre, sempre a distanza di 12,5 cm l’una dall’altra, vanno arretrate di 10 cm rispetto al piano esterno. Si prenda a questo punto la terza (e ultima) plancia, anche questa con misura di 40 x 50 cm. Lungo il lato maggiore segate una trancia di 10 x 37,5 cm (come indica il disegno) e incollatela sulle colonnine. Poi, con i soliti chiodini, fissatela. Si tratta ora di curare la rampa e il rivestimento esterno. Per la rampa bastano due tavolette (compensato) di 17,5 x 10 cm da incollare fra il piano superiore e quello intermedio e fra quello intermedio e il piano « stradale ». Occorre inoltre contornare i bordi esterni del primo e del secondo piano con una sponda che impedisca la caduta delle auto. Listelli di truciolare alti 2 o 3 cm e spessi 1, sono più che adeguati; basta inchiodarli con abbondante uso di chiodini piccoli. Quanto al rivestimento esterno del piano stradale, può essere effettuato in modo completo, fatta eccezione per un lato, completamente aperto, sul cui fondo si possono tracciare grosse frecce a vernice bianca per ingresso » e « uscita ». Il tutto, naturalmente, deve essere verniciato, con tanto di strisce bianche per delimitare i posti-macchina. Lo scivolo, se necessario, può essere smussato con lima e cartavetro: è il trampolino ideale per le auto che, dopo la notte trascorsa in rimessa, affrontano la nuova giornata di lavoro.
L’ascensore
Resta da costruire l’ascensore. È, come dimostra il dettaglio del nostro disegno, una struttura del tutto indipendente. Soltanto quando è ultimata viene applicata, mediante una serie di chiodi, alla parete esterna del garage. Prendere quattro listelli a sezione rettangolare di 2 x 1 cm e lunghi circa 36 cm. Incollarli, a due a due, nel senso della lunghezza, nella posizione di una lunga L, vale a dire con uno dei lunghi lati larghi 1 cm a filo con un lato di 2 cm. Tagliate il manico di una vecchia scopa per una lunghezza di circa 10 cm e praticate un foro lungo il suo asse, con un diametro di circa 2-3 mm. Praticare un foro analogo, come indica il dettaglio, all’estremità superiore della parete esterna della L. Inserire quindi una manovella di ferro nel foro del montante, nel manico di scopa, nel foro dell’altro montante. Nel foro lungo l’asse del manico di scopa avrete fatto cadere alcune gocce di colla, che fisseranno la manovella. Alla base della colonna così ottenuta appoggiare una piattaforma di 10 (larghezza) x 15 cm, a sua volta appuntita verso l’estremità esterna in modo che abbia l’aspetto di una rampa. Incollatela e inchiodatela, all’altra estremità, con due listelli a sezione quadrata, lato 1 cm, lunghezza 12 cm, sormontati da un altro listello che li collega e che ha la stessa misura: 1 x 1, ma lungo 10 cm, che corrisponde alla larghezza dell’ascensore. In quest’ultimo listello praticare un foro minuscolo, attraverso cui possa passare un robusto filo di nylon proveniente dal cilindretto in sommità, al quale è fissato con una vite. Fare altrettanto, naturalmente, dall’altra parte. I due fili passano poi in altrettanti anelli a vite fissati sui montanti dell’ascensore, verso la parte interna, e finiscono in altri due anelli a vite situati all’estremità della rampa. A questo punto l’ascensore è finito. Prenderlo con delicatezza, facendo attenzione a non scollarlo, appoggiarlo lungo la parete d’angolo del garage (come mostra il disegno), incollarlo e inchiodarlo. Il gioco, dopo l’ultima verniciatina di rigore, è pronto