In questa guida spieghiamo come costruire i trampoli.
Si dice che i trampoli siano praticamente sempre esistiti. L’uomo inizialmente li usava come mezzo per superare senza troppe difficoltà acquitrini, ruscelli ecc. Da noi, comunque, già da diversi secoli i trampoli sono considerati unicamente un mezzo di divertimento e di dimostrazione d’abilità.
La tecnica costruttiva non è molto complessa; vediamo comunque come procedere.
Il tipo di legname da usare è quello duro, o comunque tale da garantire una certa robustezza. Le misure sono: 1,50 m di lunghezza e 4 cm per i due lati. Su una delle estremità bisogna segnare con una matita quella che dovrà essere l’impugnatura, quindi in base alla grossezza della vostra mano. Fatta questa operazione, si comincia a « sgrossare » la parte con un segaccio, come indica il primo disegno. Si ottiene cosi l’impugnatura, che dovrà essere rifinita più volte e con cura usando carta vetrata a grana media e fine, oppure una lima da legno, come si vede nel dettaglio del secondo disegno. Qui sono anche visibili i fori che bisogna praticare con trapano e mecchia per l’inserimento dei poggiapiedi. Il primo foro, partendo dal basso, deve essere fatto a 10 cm di altezza; gli altri due si susseguono ad intervalli regolari di 5-10 cm. Il diametro del foro deve essere identico a quello dei chiodi a vite. Questi si trovano facilmente nei negozi di ferramenta e servono per fissare saldamente i poggiapiedi al trampolo. II « predellino » che si vede nella terza figura è stato ricavato da un pezzo di legno di un certo spessore e vi sono stati fatti due fori per il passaggio dei chiodi a vite, che naturalmente devono essere più lunghi dello spessore del trampolo e del predellino messi insieme. Al posto di bulloni o dadi si è preferito usare bloccaggi a farfalla, in quanto le operazioni di svitamento e avvitamento risultano più agevoli anche per i bambini.
Poiché il gioco dei trampoli sarà effettuato di preferenza all’aria aperta, consigliamo di trattare il legno con vernice trasparente protettiva che, penetrando fra i tessuti, eviterà il suo deperimento. facendone nel contempo risaltare la venatura, qualora si abbia l’intenzione di usare un legno semipregiato o pregiato.