Tiling è un termine inglese che letteralmente significa “piastrellare”, ed è proprio questo l’effetto che si ottiene, quello di un pannello di piastrelle che grazie all’uso di resine bicomponenti avrà un effetto vetrificato proprio come quello delle vere piastrelle.
Per realizzare un tiling servono alcuni materiali specifici: un supporto per tiling generalmente in mdf (medium density fibreboard ovvero pannello di fibra a media densità) che presenta la tipica suddivisione in piastrelle, un’ immagine grande (si trovano anche immagini già “suddivise” per adattarsi ai vari supporti), un bisturi molto affilato, colla e vetrificante bicomponente.
La base va preparata colorando le fessure e i pannellini, questi ultimi di un colore chiaro per non modificare il colore dell’immagine che poi verrà incollata.
Si incollano le immagini e quando sono perfettamente asciutte si ritaglia lo spazio tra una piastrella e l’altra col bisturi.
La vetrificazione è la fase più delicata del lavoro, la resina bicomponente deve essere autolivellante per rendere uniforme il lavoro ed evitare la formazione di dislivelli, sgocciolature o buchetti, è necessario lavorare in un ambiente privo di polvere e lasciare il lavoro ad asciugare (il tempo è lungo circa 24 ore, ma se il clima è umido può essere anche più lungo) su un piano in piano per evitare che la resina si livelli male.