Oramai è risaputo che alle paste polimeriche si possono applicare molte tecniche e in questo articolo vi parlerò di una tecnica poco conosciuta rispetto alle altre, ovvero la cosiddetta Mokume Gane. Definita solitamente la “tecnica dei Samurai”, per la sua attinenza storica e geografica, si tratta in effetti di un tipo di lavorazione dei metalli ad uso estetico che nasce nel medioevo nipponico. L’inventore di questa tecnica si chiama Denbei Shoami che con l’ausilio di metalli morbidi come per esempio l’oro, il rame e l’argento, tentò di riprodurre le tipiche venature del legno; infatti Mokume Gane letteralmente significa “metallo con venature del legno”.
Ai giorni nostri questa tecnica è stata applicata alle paste polimeriche, ovviamente con metodi di lavorazione diversa. Per ricordare appunto il metallo vengono usate le paste nei colori oro e argento, ma per avere un effetto ancora più lucente e particolare è consigliato l’uso delle sfoglie metalliche che si usano solitamente per il découpage.
L’esecuzione della tecnica Mokume Gane richiede pochi materiali, alcuni dei quali reperibili in casa fra gli arnesi del ferramenta di prima necessità e in cucina. Quindi serve della pasta
polimerica di due colori opachi e di due colori metallici; nel caso in cui decideste di usare le
sfoglie metalliche ricordate che i colori delle paste polimeriche dovranno essere non meno di tre e tutti opachi. Vi serviranno poi una macchina per la pasta o un mattarello acrilico, una lametta flessibile, un chiodo o un punteruolo, della carta forno, alcune formine tagliapasta e tutto ciò che vi suggerisce il vostro ingegno.
Con la macchina per la pasta stendete i quattro colori dello stesso spessore e adagiateli sulla carta forno. Formare dei rettangoli uguali e combinateli fra loro in modo da avere un colore opaco abbinato con un colore metallico. È anche possibile abbinare più colori, l’importante è fare attenzione a un buon abbinamento estetico poiché l’effetto finale potrebbe risultare poco raffinato; assicuratevi anche che le coppie abbiano combinazioni di contrasto.
Tagliate poi a metà il blocco ricavato e sovrapporre nuovamente le due parti. Ripetete lo stesso passaggio di sovrapposizione per la terza volta. Se il senso estetico lo richiede, è possibile optare anche per più sovrapposizioni.
Ultimata la composizione del blocco multi strato, tagliate nella forma desiderata, ad esempio un semplice quadrato.
La pasta di scarto può essere riutilizzata per fare delle perle da abbinare, oppure per i complementi più piccoli come inserti aggiuntivi.
Ottenuto il blocco rifinito, utilizzate qualsiasi mezzo adattabile per fare piccole decorazioni
sulla superficie bucando la pasta e pigiando fino in fondo creando delle simmetrie a seconda dell’effetto finale che si vuole raggiungere. A vostro piacimento riempite i buchi più grandi con la pasta di scarto.
Ricompattate la forma e con il mattarello ripassate la superficie in modo da riunire le sfoglie.
Ed ora viene il bello. Con la lametta flessibile sfilettare in orizzontale la parte superiore del vostro blocco cercando di mantenere lo stesso spessore lungo tutto il tragitto, in questo modo si vedranno tutti gli effetti nativi dagli intagli. Assemblate le fette ottenute su una base monocolore che funziona da ispessimento che può essere costituita da un supporto in metallo o pasta polimerica.
Infine cuocete e si rifinite con la lucidatura che darà maggior risalto alla paste dalle tonalità metalliche.
Ovviamente è più facile a farsi che a dirsi ma una volta appresa la tecnica sarà sempre più facile e divertente creare gioielli che non saranno mai uguali tra loro proprio grazie alla creatività e alla fantastica Mokume Gane.