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La regola più importante del punto croce è che tutti i punti vadano nella stessa direzione. Non ha importanza in quale, basta che i punti ricamati risultino uniformi. Lavorare con capi separati e ricombinati, utilizzare il metodo dei binari e appianare bene i punti con un piccolo punteruolo sono tutte tecniche che vi aiuteranno a mantenere il ricamo ordinato e regolare.
Esistono due diversi metodi per ricamare a punto croce.
Punti frazionati
I punti frazionati sono frazioni di punto, utilizzati soprattutto per smussare i contorni e arrotondare gli angoli. Servono anche ad alleggerire grandi aree dello stesso colore o a condividere un quadretto con un altro colore, per dare un effetto variegato.
Il mezzo punto è una semplice diagonale, come nella prima fase del punto croce ricamato con il metodo danese mostrato a sinistra.
Il quarto di punto è ricamato sopra un singolo filo se state lavorando su tele evenweave; se state usando la tela Aida deve essere realizzato come da illustrazioni.
Il tre quarti di punto sulla tela Aida si realizza iniziando come nella prima fase del quarto di punto e terminando come mostrato.
Uscite con l’ago dall’angolo in basso a destra del quadretto di tela Aida ed entrate in diagonale nel foro in alto a sinistra. Tirate il filo sul retro del lavoro.
Per ottenere tutti i fili allineati in ordinate linee verticali sul retro del lavoro, ricamate le righe orizzontali con il metodo danese e le colonne verticali con il metodo inglese. Esistono anche due modi diversi di tenere la stoffa mentre si ricama. Il primo metodo, definito in inglese “stab method”, consiste nell’infilare l’ago dal davanti del tessuto, spostare la mano sul retro, tirare l’ago, posizionarlo nel foro di uscita, portare la mano sul davanti del tessuto, tirare l’ago e ripetere nuovamente. Questo metodo è usato quando si lavora con il telaio e la stoffa risulta ben tesa. Ma se non usate il telaio, il modo di tenere in mano la stoffa da ricamare è del tutto simile al modo in cui la si tiene quando si cuce. Questo secondo modo è definito “sew method” .
Punto scritto
Il punto scritto è strettamente legato al punto croce. Risulta essere utilizzato per contornare i disegni ricamati a punto croce e dovrebbe essere eseguito alla fine del lavoro, per realizzare una linea continua senza interruzioni. Alcune ricamatrici preferiscono usare un ago più fine per ricamare il contorno: si tratta, in effetti, di una linea sottile da ricamare, di solito a uno o due capi. In genere viene usato un singolo capo, ma non necessariamente nero; potrete ottenere un effetto più fine ed elegante con un colore più scuro rispetto a quello usato per le crocette. Iniziate e finite facendo passare il filo sotto qualche punto sul retro del lavoro, per fissarlo.
1 Inserite l’ago nel foro subito dietro quello da dove è uscito.
2 Fate uscire l’ago dal foro subito davanti al punto precedente.
3 Inseritelo di nuovo nel foro dove il punto precedente è finito.
4 Fate uscire l’ago dal foro subito davanti all’ultimo punto.
Punto Holbein o doppia filza o punto volterrano
Blackwork
Il blackwork è un ricamo decorativo che si pensa sia arrivato in Inghilterra dalla Spagna grazie alla prima moglie di Enrico VIII, Caterina d’Aragona. Successivamente si è sviluppato secondo lo stile inglese, caratterizzato da aree contornate a punto Holbein e riempite con disegni geometrici estremamente complessi. In origine per esso si utilizzava un filato di seta cerata nero e sebbene fossero usati a volte altri colori (il rosso o l’oro), raramente venivano usati insieme. Il blackwork non venne più usato per decorare l’abbigliamento, ma rimase in uso nella realizzazione di sampler. Oggi il blackwork si ricama utilizzando spesso anche uno o due colori secondari.
Sampler
La parola “sampler” deriva dal francese “examplaire” e significa “modello da copiare”. I sampler (in italiano imparaticci) sono stati i precursori dei disegni stampati, delle raccolte di punti da ricamo e dei motivi decorativi da ricamare su vestiti e biancheria da casa. Le prime testimonianze di sampler risalgono al 1502, al libro dei conti di Elisabetta di York, moglie del re Enrico VII, che riporta l’acquisto di “un braccio di panno di lino per un imparaticcio per la Regina”. Il braccio era un’antica misura di lunghezza dell’epoca ed equivaleva a circa 155 cm.
I primi sampler inglesi erano ricamati su strette strisce di lino alte circa 15-23 cm, indipendentemente dall’altezza dei telai sulle quali venivano tessute. Il tessuto era molto costoso e i disegni coprivano ogni centimetro della stoffa. I sampler mostravano un’enorme varietà di punti ricamati in almeno venti diversi colori di filati di seta e filati metallizzati.
In Germania, nel 1523 venne prodotto il primo libro stampato con motivi decorativi ed entro la fine del secolo tutti gli altri paesi europei seguirono lo stesso esempio.
Il sampler più antico ancora conservato fu realizzato da Jane Bostocke in Inghilterra nel 1598 e mostra effettivamente l’influenza di questi disegni.
Durante il secolo successivo divenne di moda aggiungere un bordo di motivi decorativi geometrici o floreali e dal 1650 in poi iniziarono a essere ricamati anche versetti morali. Il sampler diventò, così, uno strumento educativo e un mezzo che testimoniava le doti e i risultati raggiunti nell’arte del ricamo dalle giovani fanciulle.
Durante il XVIII secolo, i sampler cambiarono forma e divennero quadrati. Venivano ricamati con disegni estremamente ornamentali, mappe e perfino tabelline, con lo scopo di mostrare l’abilità delle ricamatrici.
Alla fine del XIX secolo, con l’avvicinarsi dell’epoca vittoria-na, la moda dei motti ricamati prese il sopravvento. I sampler venivano prestampati su carta quadrettata preforata e venduti per pochi soldi; di solito rappresentavano una scena rurale o domestica, oppure riportavano un proverbio o una citazione dalla Bibbia. Il punto croce era il punto più utilizzato e gli scolari e gli appassionati di ogni luogo erano in grado di raggiungere risultati soddisfacenti.
Un alfabeto in stile sampler corredato da numeri, pensato per il ricamo a punto scritto, da realizzare usando solo due fili di cotone da ricamo. È un alfabeto che si può usare anche per cifrare piccoli oggetti ricordo, o per firmare e datare i vostri lavori.
Punto Assisi
Il punto Assisi è una tecnica di ricamo che risale al XIII secolo e che prende il nome dalla città umbra. Il motivo principale non viene ricamato (viene lasciato “vuoto”, cioè in bianco), ma solo contornato a punto scritto o punto Holbein, mentre Io sfondo viene ricamato a punto croce con un unico colore.
Al punto Assisi si adattano meglio i soggetti tradizionali, come animali araldici e creature mitologiche. Tradizionalmente, le figure venivano ricamate in coppie simmetriche, contornate da elaborati bordi lavorati nello stesso colore dello sfondo.
Per riprodurre uno di questi lavori avrete bisogno di una tela di lino a trama regolare fitta (fino a 11 fili o più) color crema. Per conferirle un aspetto anticato potete immergere la tela nel tè. Non strizzatela, ma lasciatela asciugare facendo gocciolare l’acqua, e stiratela prima di usarla. Fate delle prove per decidere il numero di capi di filato da utilizzare per riprodurre l’effetto desiderato, ma mantenete i colori tradizionali. Se state usando un tessuto anticato, probabilmente vi accorgerete che i colori tenui si adattano meglio al progetto e sembreranno più autentici.
Ovviamente potete utilizzare il punto Assisi anche per realizzare lavori più moderni, scegliendo filati variegati o tela colorata, e disegni non tradizionali.
Varianti del punto croce
Questi schemi mostrano alcuni esempi di punti ricamati su tele evenweave. Per la tela Aida dimezzate il numero dei fili riportato nelle istruzioni e sostituiteli con i quadretti. Tutti questi punti possono essere eseguiti in dimensioni più grandi o più piccole, aumentando o riducendo il numero dei fili o dei quadretti che dovete lavorare
Punto spina
Ricamate una diagonale contando 4 fili in alto e 4 fili a destra. Infilate l’ago nell’estremità superiore della diagonale e fatelo uscire contando 2 fili a sinistra rispetto al foro dove lo avete infilato. Ricamate una diagonale contando 4 fili in basso e 4 fili a destra. Infilate l’ago nell’estremità inferiore della diagonale e fatelo uscire contando 2 fili a sinistra rispetto al foro dove lo avete infilato. Ripetete fino in fondo alla riga, seguendo i punti numerati dello schema.
Punto spina ripassato
Ricamate una riga a punto spina. Assicurate il filo del secondo colore sul retro, intorno ai punti già esistenti. Portate il filo sul davanti e ricamate dentro e fuori il punto spina senza ricamare il tessuto. Alla fine della riga passate il filo sul retro e fissatelo.
Punto croce a diagonale lunga o allungato diagonalmente
Seguendo i numeri dello schema, ricamate una lunga diagonale verso destra. Infilate l’ago nell’estremità superiore della diagonale e fatelo uscire subito sotto rispetto al foro dove lo ave te infilato. Incrociate il punto precedente. Infilate di nuovo l’ago nell’estremità superiore della diagonale e fatelo uscire subito sotto rispetto al foro dove lo avete infilato.
Ripetete la procedura fino alla fine della riga, seguendo i punti numerati dello schema. Una serie di righe ripetute formerà uno sfondo ben marcato, da utilizzare soprattutto come riempimento nei lavori a punto Assisi.
Punto croce legato
Lavorate un punto croce di 4 fili. Riportate il filo sul davanti all’altezza del centro della crocetta e ricamate un punto diritto orizzontale contando 2 fili a cavallo della crocetta. Continuate completando la riga a punto croce a 4 fili e successivamente eseguite le barrette centrali con una riga a punto filza utilizzando un colore diverso.
Punto stella o punto occhio algerino
Uscite con l’ago sul diritto del lavoro, in un punto in basso a sinistra rispetto al centro del punto stella. Ricamate 8 punti consecutivi convergenti intorno al foro centrale del punto stella, in senso orario e seguendo i punti numerati dello schema.
Tirate bene i punti in modo da formare il foro centrale. Fate in modo che i fili non coprano il foro centrale sul retro del lavoro.
Punto croce di Smime o punto croce doppio
Uscite con l’ago sul diritto del lavoro, in basso a sinistra rispetto al centro del punto. Ricamate una diagonale contando 4 fili in alto e 4 fili a destra. Infilate l’ago nell’estremità superiore della diagonale e fatelo uscire contando 4 fili in basso rispetto al (oro dove lo avete infilato. Ricamate altri 3 punti consecutivi, per ognuno contate 4 fili, seguendo i punti numerati dello schema.
Punto croce incorniciato
Lavorate un punto croce verticale di 4 fili. Racchiudetelo in un quadrato di 8 punti scritti o punti Holbein eseguiti contando 2 fili per ognuno.
Punto di fondo aperto
Ricamate una griglia di punti consecutivi lunghi e della stessa misura. Portate l’ago a ogni intersezione e ricamate sopra l’intersezione stessa un punto croce di 2 o 3 fili. Questo crocetta può essere di un altro colore. Il punto di fondo aperto è un buon punto di riempimento per il blackwork.
1 Uscite con l’ago sul diritto del lavoro, in basso a sinistra rispetto al centro del punto. Ricamate una diagonale contando 4 fili in alto e 4 fili a destra. Inserite l’ago nell’estremità superiore della diagonale e fatelo uscire contando 4 fili In basso rispetto al foro dove lo avete infilato. Proseguite fino alla fine della riga, poi tornate indietro completando le crocette.
3 Il punto riso forma uno sfondo d’effetto per lavori a punto Assisi in stile moderno.