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Ci sono molti vantaggi nell’uso della carta come supporto della pittura ad olio. Per cominciare, può essere un metodo ideale per fare bozzetti come per sperimentare ed apprendere le possibilità della pittura ad olio. La carta può essere anche una alternativa economica a tele e tavole e, una volta asciutta conservata con maggiore facilità. Molti artisti famosi hanno usato questo supporto per realizzare rapidi bozzetti ad olio dei loro soggetti prima di dipingerli su tela.
C’è un fattore importante da tenere a mente quando si dipinge ad olio su carta. Bisogna ricordare che non è possibile usare strati molto spessi di pittura ad olio su carta senza correre il rischio di screpolature precoci. La carta è una base flessibile e se la pittura ad olio che la ricopre è troppo rilevata o spessa, i movimenti della superficie possono creare fratture o screpolature.
Il miglior metodo di pittura ad olio su carta consiste nell’usare poca trementina o acquaragia come solventi, e di non dipingere più di due livelli di pittura per ottenere risultati più sicuri. Fondamentalmente, la pittura ad olio su carta dovrebbe essere sottile e abbozzata. Rimarrete sbalorditi dalla luminosità e dagli effetti meravigliosi che questo metodo di pittura può far ottenere.
Sistemi di imprimitura della carta per la pittura ad olio
Montare a neve una chiara d’uovo con un pizzico di zucchero e spalmarla con una spatola su entrambe le superfici di un foglio di carta da scenografia (o da bozzetti) giallina montata su un telaio (non tesa);
Montare un foglio di carta da pacchi (in genere vergata e marroncina) su una tavola di multistrato, meglio se ripiegando i suoi lembi sul retro della tavola e fissandoli con della carta gommata. La carta di questo tipo ha due facce, una liscia e l’altra leggermente pelosa, questa è la faccia da usare per dipingere.
A questo punto può essere preparata in vari modi:
con un paio di mani di gommalacca in scaglie sciolta in alcool (100 gr di gommalacca in un litro di alcool a 95°);
con una mano di colla vinilica diluita in acqua;
con una mano di colla di pesce
con una mano di impregnante ad acqua per legno diluito;
spennellandoci sopra una “pappa” di farina e acqua (si può aggiungere anche colla vinilica);
con del gesso acrilico diluito
con una mano lenta di colla di coniglio con o senza gesso di bologna (il fondo per le dorature)
con una mano di cementite diluita
Usando la farina, il gesso acrilico, il gesso di bologna o la cementite si può anche mescolare una certa quantità di pigmenti in polvere (anche mescolati poco per avere effetti di disomogeneità) per avere una “carta tinta”.
La carta tinta si può ottenere anche usando i colori che avanzano sulla tavolozza alla fine delle sedute di pittura diluiti con essenza di trementina.
Le stesse preparazioni valgono anche per i cartoni grezzi, grigi o sbiancati e per le tavole di “medium density” di qualsiasi spessore, per quest’ultimo supporto tenete presente che certe tavolette da 3 mm di spessore, su un lato presentano una rugosità molto simile a quella di una grossolana tela e quindi possono offrire una interessante superficie pittorica dalla trama grossa e rugosa che alcuni pittori apprezzano.
Per disegnare con i pastelli secchi tipo Conté, si può preparare la carta anche a farina, aggiungendo pigmenti colorati, è una buonissima base e da la possibilità di usare un colore di fondo che non sia quello della carta grezza o il bianco. Carte e cartoni così preparati si usano molto bene per disegnare con i pastelli secchi tipo Conté o Carb Otello e persino per lavorare con le comuni tempere come con pastelli secchi, sanguigne, carboncini e gessi!!
Una semplice ricetta per la preparazione del fondo a farina:
acqua
colla vinilica
farina
pigmenti (di solito blu)
Si mette l’acqua in una ciotola e si aggiunge un po’ di colla facendola scigliere bene. Pian piano si aggiunge farina facendo attenzione che non formi grumi (ci si puo aiutare con una frusta da cucina), fino a ottenere un composto abbastanza corposo, con la consistenza simile a delle uova sbattute. A questo punto si aggiungno i pigmenti, mescolati più o meno bene (a seconda dell’effetto voluto) e si passano almeno 3 o 4 mani sulla carta facendo attenzione che tra una mano e l’altra sia ben asciutto. La carta deve essere montata con carta gommata su una tavola e non deve essere tesa, dato che la preparazione asciugando la tenderà notevolmente e potrebbe rompersi.
Tutte le volte che vengono date più mani di preparazione bisogna “incrociare le mani” come dicono gli imbianchini, ovvero se una mano viene data in verticale, la successiva sarà data in orizzontale, la superficie risulterà più omogenea e liscia.
Le carte preparate in questo modo possono anche essere di grande formato, 70×100 cm e anche oltre. Una preparazione classica usata anche anticamente consiste nell’incollare la carta su tela o su tavole e poi procedere alla parazione secondo uno dei metodi descritti;
Un’altro tipo di carta molto utile in pittura è quella grezza che usano (o usavano) i macellai o i pescivendoli al mercato, senza preparazione è ottima per disegni a carboncino e/o sanguigna e gesso bianco altrimenti si può preparare come descritto in precedenza
Imprimitura del Cartone e della carta
Sia la carta che i cartoni possono essere preparati con alcune mani di colla molto fluida, oppure usando quanto rimasto in termini di colori sulla nostra tavolozza (avendo prima creato uno strato di colla), dopo aver opportunamente mescolato il tutto con una spatola; ed ancora si potranno dare uno o due strati di fissativo per acquerello, e quindi procedere al dipinto. Tali preparazioni potranno accogliere dipinti eseguiti con tecnica all’olio. Il cartone può anche essere attaccato ad un telaio o incollato su una tavola. Nella preparazione possiamo anche aggiungere dei pigmenti per colorare il cartone, ad esempio con un composto di Terra d’ombra, acquaragia, vernice
Imprimitura all’olio di lino
Elementi e dosi
gesso caolino (o gesso del falegname) p. 4
Colla Totin (colla di coniglio in lastre), p.4
olio di lino cotto, p.2
Imprimitura al bianco di zinco, al b. di piombo (bianco d’argento), per le tavole
Elementi e dosi
gesso a legno (o di falegname) p.1
olio di lino cotto, p.1
colla di Lione, p.5
bianco di zinco, p.3
Imprimiture rapide
Elementi e dosi: bianco di zinco, 4.p – acquaragia, p1 – vernice coppale (scura), p.5
Elementi e dosi: bianco di zinco, p.3 – fissativo per acquerello – gr.20, resina di dammar, p.3
Elementi e dosi: fissativo all’acquerello o vernice per ritocco.